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giovedì 5 giugno 2008

Fondazione e Stadio

Cogliamo l'occasione per rispondere pubblicamente ad alcuni amici che hanno recentemente espresso un'opinione critica - che è ben accetta - circa la scelta della lista di ritirare il proprio rappresentante dal Consiglio di Reggenza della Fondazione e di rendere pubblico il proprio dissenso.


Per amor del vero precisiamo innanzitutto che Verso la Stell@ ha a lungo esitato prima di prendere posizioni "pubbliche", soprattutto perchè abbiamo dovuto prima convenire se fosse stato superato il limite oltre il quale si dovesse rinunciare perfino alla speranza di incidere in qualche modo sulla "linea" della Fondazione.

Va notato per inciso che alla fine uno (solo) di noi, Alberto Marcheselli, non ha condiviso le valutazioni che hanno condotto il gruppo a fare questa scelta.

Una volta convinti, a ragione o a torto ma certo in buona fede, che quel limite fosse stato superato si poneva il problema se trarne le conseguenze e soprattutto se renderne conto a quanti avevano dato il loro voto alla lista Verso la Stell@.

La scelta fatta è certo criticabile, però è trasparente nelle ragioni e nello scopo principale che qui ricordo: far crescere la Fondazione perché possa veramente "difendere il futuro" del Genoa.

Forse sbagliando, ma non abbiamo motivi di crederlo, non abbiamo invece pensato - come alcuni amici ci fanno osservare - di "fare il gioco" di nessuno; francamente non ci sembra male se si sa in giro che in Fondazione ci sono due visioni diverse le quali, pur nella buona volontà generale, non hanno trovato una sintesi.

E veniamo all'oggetto del post, e per essere più chiari facciamo un esempio pratico, uno dei tanti possibili.

Dopo Genoa-Milan e le polemiche "sindacali" sulla sicurezza del Ferraris abbiamo proposto ai Reggenti un comunicato che conteneva questi capoversi:

"Questi motivi di soddisfazione sono stati però offuscati da comportamenti che hanno nella sostanza avuto il Genoa, la sua storia e i suoi valori come bersaglio inconfessato ma evidente e che per questo devono preoccupare, e preoccupano, chi ha pro-tempore la responsabilità di reggere la Fondazione Genoa 1893. Gli attacchi al Ferraris, come pure la denigrazione acritica delle componenti più attive dei sostenitori del Genoa, sembrano essere azioni dettate da una strategia che vede nella supremazia calcistica cittadina comunque millantata un obiettivo funzionale a qualcosa di importante. La Fondazione Genoa 1893 a tutela 'degli interessi diffusi dei sostenitori del Genoa' (Art.3 dello Statuto) che vanno oltre il contingente si propone di contrastare ogni singolo episodio che, in rapporto ad essi possa essere fonte di equivoco o disinformazione."

Il comunicato poi è uscito e forse lo si trova da qualche parte nel labirintico sito della Fondazione, però questi capoversi sono stati cassati.

Il Genoa CFC non doveva, non poteva, difendersi direttamente dall'arroganza di un Riccardo Garrone che sghignazzando chiamava "Gregotti" il Ferraris e così irrideva il Genoa, i valori fondanti del calcio e la memoria di un ragazzo che ha riposto in un cassetto la Maglia rossoblù per andare a morire in grigioverde.

Secondo noi doveva e DEVE farlo la Fondazione ed è soprattutto su questo tema che una distanza incolmabile ha diviso la nostra visione da quella dei Reggenti.

Lista Verso la Stell@

1 commento:

Anonimo ha detto...

Certo che lo stadio dovremmo difenderlo con un pò di tenacia in più! Non è piacevole l'assordante silenzio della Fondazione sull'argomento!

 
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